Lo Spirito Santo ci ha dato questo Carisma ma è evidente che per l’incarnazione ci vogliono le persone. Il primo è stato senz’altro Eugenio de Mazenod che è un po’ il punto di riferimento per tutti. Ma Eugenio de Mazenod non sapeva come la sua congregazione sarebbe stata oggi. Non ne aveva idea. Impossibile! Era una piccola Congregazione nata per cominciare a fare la predicazione e la missione in Provenza. Punto e basta.

Però lo Spirito Santo stava già lavorando il Carisma e piano piano si è incarnato e ha fatto strada per essere quello che siamo noi oggi. Ma nessuno poteva immaginare – anche Eugenio de Mazenod non ha mai immaginato – chi avrebbe potuto immaginare quello che capita oggi. Nessuno!
Lo Spirito Santo è un dono che ci è stato dato ed è passato tramite Eugenio de Mazenod e i primi Oblati, e poi piano piano è apparso un po’ dappertutto non soltanto in tutti i Paesi diversi dove sono gli Oblati, ma anche con i laici.

Allora il punto è che lo Spirito Santo ha dato lo stesso Carisma sia a voi che a me. Chi sono io per dirvi come deve essere il vostro Carisma? Nessuno, perché lo Spirito Santo vi ha già dato il Carisma. Piuttosto io sono qualcuno che deve andare insieme a voi, dobbiamo andare insieme per condividere quello che lo stesso Carisma ha fatto nascere in noi Oblati e ha fatto nascere in voi AMMI, laici, giovani, religiose, COMI ecc. È lo stesso Spirito Santo. Non sono io a dirvi come dovete vedere questo Carisma, quello che possiamo fare è metterci insieme sulla stessa strada, perché, come ha detto il Capitolo generale, siamo Pellegrini di speranza in comunione. Andiamo insieme, condividiamo, e poi ciascuno di noi deve mettersi un po’ d’accordo su come possiamo vivere questo dono dello Spirito Santo dato a tutta la Chiesa, non soltanto a noi.

Secondo me dopo la beatificazione del Fondatore e ancora di più dopo la canonizzazione del Fondatore, noi Oblati abbiamo preso un po’ coscienza, nel senso che ci rendiamo conto che questo non è soltanto per noi. È importante, perché il primo passo è che dobbiamo essere umili e imparare il Carisma oblato da voi. Per me l’importante è metterci insieme sulla stessa strada e per “gentilezza” lasciarmi riscoprire il Carisma oblato tramite voi. Allora io vorrei ascoltarvi più che parlarvi.
Io posso parlare di quello che è il Carisma oblato per me, può darsi un po’ per noi, ma qual è il Carisma oblato per voi? Perché è una ricchezza per tutta la Chiesa.

Ci mettiamo insieme, condividiamo insieme qual è questo Carisma e poi cerchiamo i modi di essere in comunione perché può darsi che qualche volta anche tra gli Oblati c’è qualcuno che può fare qualche sbaglio e dire “il Carisma oblato è così”. No, no, aspetta! Noi possiamo dircelo tra noi Oblati, ma i laici dovete essere voi stessi a dirci qual è il Carisma oblato “laico” che lo Spirito Santo ha donato alla Congregazione, innanzitutto come un dono per tutta la Chiesa e per i poveri.

C’è qualcuno che chiede di fare le strutture, va bene. Ma non dobbiamo ridurre il Carisma oblato a una struttura. Dobbiamo vivere il Carisma oblato, essere aperti alle sorprese di Dio che può anche darsi che ci faccia cambiare le strutture. Voi avete esperienza di questo, avete trasformato l’AMMI tradizionale in un’altra AMMI che adesso siete voi. E domani, non sappiamo! Ma dobbiamo camminare insieme e in questa condivisione sono sicuro che ci sarà qualcosa di buono, sia a livello di santità sia a livello di missione.

Quando il Fondatore ha cominciato a scoprire meglio quello che lo Spirito Santo gli chiedeva ha detto due cose: ci mettiamo insieme per essere Santi e per essere missionari dei poveri. Punto e basta. Bello!
Allora ditemi voi come vivete questo Carisma tra i laici qui in Italia e come possiamo aiutarci gli uni gli altri, perché anche voi potete dirci “voi Oblati avete preso un’altra strada, dovete essere più santi! O dovete essere più coraggiosi per andare altrove, per andare verso i più poveri”. Anche noi possiamo sfidarvi un po’. Ma ci mettiamo insieme in condivisione, che vuol dire in comunione, per fare la strada insieme come pellegrini.

È bello che il Capitolo cerca di mettere ordine, ma per me la cosa più importante è questa: voi avete lo stesso mio Carisma e dobbiamo andare insieme per vivere meglio questo dono dello Spirito Santo che ha fatto a noi e anche alla Chiesa.

Incontro di p. Chicho Rois, superiore generale, con le comunità AMMI di Roma e Pescara. Casa generale, 16 aprile 2023