Il RAPPORTO TRA OBLATI E LAICI

LETTERA AGLI EFESINI 4, 1-8

Perciò io, prigioniero per il Signore, vi invito a condurre una vita degna della vocazione alla quale siete stati chiamati, con tutta umiltà, dolcezza e longanimità, sopportandovi a vicenda con amore, preoccupati di conservare l’unità dello spirito nel vincolo della pace: un solo corpo e un solo spirito, così come siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione.

In riferimento alla R 37, si dice dei laici oblati che “essi partecipano al carisma in uno spirito di comunione e di reciprocità tra loro e con gli Oblati”. Sacerdoti e laici, dice p. David Lopez (Alla luce del congresso OLAC22), sono chiamati a fare gioco di squadra, con la capacità di lavorare in comunione con coraggio, anche quando insorgono difficoltà o incomprensioni.
Si tratta di una “nuova” collaborazione che presuppone un nuovo modo di pensare e di essere…

Nel nostro incontro con la comunità di Roma, presso la casa generalizia, il p. generale Luis Ignacio Rois Alonso esprime il suo pensiero dicendo che “Gesù dona lo Spirito Santo…” e lo ha donato anche a S. Eugenio e a tutti gli Oblati consacrati e non, affinché vivessero nel dono gli uni degli altri affidandosi a Lui.

Come ricordato nell’ultimo convegno dei laici, Papa Francesco dice ” Lo Spirito Santo dona armonia…”

Seguendo questo pensiero, noi laici, in armonia con i religiosi oblati, riusciamo a trasmettere le bellezze del Vangelo e a parlare in tanti modi diversi ai cuori delle persone che incontriamo nel nostro quotidiano semplicemente con il nostro modo di essere.
Inoltre, il Papa esorta noi laici a condividere con i consacrati, ideali, spirito e missione e ad essere con loro una grande famiglia con lo stesso carisma.

DENTRO UNA STORIA: UN’ESPERIENZA

Abbiamo una parrocchia, quella di S. Andrea, che ci accoglie sempre, anche quando c’è da organizzare un momento conviviale oltre che, logicamente, spirituale.
L’ultimo incontro risale a qualche giorno fa, noi dell’Ammi abbiamo organizzato una festa a sorpresa per il compleanno di P. Rino e abbiamo avuto l’opportunità di cenare con i padri oblati nella loro sala da pranzo. Siamo stati bene, eravamo a casa nostra…un’unica famiglia!
Il nostro rapporto con gli Oblati è armonioso. Siamo fortunati, abbiamo la possibilità di confrontarci con il nostro Parroco P. Carlo e con tutti i Padri sempre: sono accoglienti e “presenti” e ci sono per noi … attenti a tutte le situazioni della nostra vita.
È vero, siamo tutti presi dagli impegni personali, familiari, lavorativi, ma quando c’è quel momento di condivisione, di preghiera e di confronto tutto passa… ci si rigenera e si affronta la quotidianità con più forza e determinazione nel nome del Signore.
Noi abbiamo bisogno dei Padri Oblati e i Padri Oblati hanno bisogno di noi… un solo corpo e un solo spirito…
Serena

I Missionari Oblati di Maria Immacolata sono una “comunità” nel senso più pieno del termine, comunità della quale faccio parte da laica e in cui sono testimone della mia vocazione di moglie e di madre. Vivere la propria fede in una comunità in cui ci si sente a casa, accolti, protetti, aiutati e sostenuti rende più semplice il cammino della vita. Si cammina insieme per annunciare Cristo in maniera semplice, vivendo la quotidianità con gioia e gratuità.
Tutti insieme missionari inviati a portare il lieto annuncio e a essere dono gli uni per gli altri.
Come dice papa Francesco “in una comunità è più facile trovare Gesù” ed è proprio nella comunità della mia parrocchia oblata che, con l’aiuto di Dio, cerco di essere, da laica, testimone fedele dell’amore e della carità di Cristo.
Pina

DOMANDE PER LA RIFLESSIONE

  1. Nella realtà dove viviamo riusciamo a trovare occasioni nelle quali condividere insieme, religiosi
    e laici, la nostra comune vita di fede? Come laici oblati, riusciamo facilmente a collaborare con gli
    Oblati?
  2. Ci sono esperienze nelle quali testimoniamo insieme, religiosi e laici, la nostra stessa passione
    missionaria?
  3. Nel territorio dove viviamo, quali sono i punti forza della comunione tra religiosi e laici? Quali
    quelli ancora da perfezionare?