Lettera del Superiore Generale alla Congregazione
per l’anniversario dell’Approvazione Pontificia delle Costituzioni e Regole

17 febbraio 2022

 

Cari fratelli Oblati, e voi tutti, sorelle e fratelli, impegnati a vivere il carisma oblato,

Celebriamo con grande gioia e gratitudine il 196° anniversario dell’approvazione pontificia delle nostre Costituzioni e Regole come Missionari Oblati di Maria Immacolata! Condividiamo la profonda convinzione di Eugenio de Mazenod che questa approvazione fu opera della Divina Provvidenza! Sant’Eugenio insistette su questo punto in una lettera agli Oblati di Francia il 18 febbraio 1826. In questa lettera, piena di gratitudine per l’intervento di Dio in nostro favore, egli riconobbe: “Per quanto possiamo essere, in certo qual senso, degli aborti a causa della nostra fragilità e del nostro numero ristretto, pur tuttavia abbiamo nella Chiesa una presenza pari a quella degli istituti più celebri, delle congregazioni più sante”[1]. Fu con una fede profonda che Eugenio vide e credette al paradosso evangelico: Dio sceglieva ciò che sembrava debole e insignificante per la vasta missione dell’evangelizzazione dei poveri.

Commemoriamo questo anniversario nel contesto della pandemia in corso che sta colpendo il mondo, specialmente i poveri, causando molta ansia, frustrazione ed emarginazione. Questa situazione richiede flessibilità per accettare e adattarsi ai cambiamenti nel nostro modo di vivere e nei nostri ministeri, imposti da condizioni che sono fuori dal nostro controllo. Stiamo assistendo a crescenti divisioni in molte società e nella Chiesa. Lo scandalo degli abusi nella Chiesa continua a risuonare nei mezzi di comunicazione. Migrazioni di massa, alimentate dalla persecuzione religiosa, dalla guerra, dall’ingiustizia economica e dai cambiamenti climatici, affliggono il mondo. In questo contesto, riconosciamo la necessità di coltivare la pazienza, l’interiorità, la disciplina personale e la creatività. La crisi ci chiama alla conversione e ci sfida ad essere saldamente radicati in Dio e nella comunità.

In questo scenario incerto, ci stiamo preparando per il nostro 37° Capitolo generale che, speriamo, si svolgerà qui in Italia a settembre. Il commissario capitolare, p. Tom Ovalle, è arrivato a Roma a fine gennaio; insieme alla Commissione pre-capitolare, ne cura i preparativi. Il materiale di animazione sarà presto disponibile per la Congregazione. Come già sapete, il tema del Capitolo è: PELLEGRINI DI SPERANZA IN COMUNIONE. È un tema audace, dato il contesto in cui viviamo. Ogni parola di questa frase si apre ad immagini significative, bibliche ed ecclesiali, ed evoca anche storie che ci vengono dalla saggezza e dalla cultura popolare. Questo tema ci fornirà molti spunti per la condivisione della fede e l’animazione nella preparazione al Capitolo.

Fratelli e sorelle, vi prego di fare della preparazione al 37° Capitolo generale, nei prossimi mesi, una dimensione importante della vita della vostra Unità. Il Capitolo generale è la massima autorità della Congregazione; è anche un tempo privilegiato per la riflessione comunitaria e la conversione. Vi prego di utilizzare la preghiera per il Capitolo, il logo e il materiale di animazione per suscitare interesse e impegno nella sua preparazione. In tutti i vostri incontri, sia a livello di comunità locale, di distretto o di unità, prendetevi del tempo per pregare e riflettere sul tema del Capitolo, per raccontare storie di pellegrinaggi, di speranza e di comunione, per condividere sui temi della missione e della vita consacrata.

Come il processo sinodale a cui Papa Francesco chiama la Chiesa, il Capitolo è un tempo di discernimento comunitario per ascoltare oggi la chiamata del Signore, leggendo i segni dei tempi. Invitate i collaboratori laici, i giovani Oblati in formazione e i membri dei gruppi giovanili oblati, impegnati nella missione con i giovani, e ascoltate i loro commenti. Dedicate del tempo per ascoltare la saggezza e la prospettiva dei nostri anziani. Cosa ci dicono questi diversi gruppi? In quale direzione ci invitano a camminare come missionari? Quali sfide ci presentano? In questo clima di ascolto, i membri del Capitolo faranno scelte missionarie riguardo all’evangelizzazione dei poveri e con i poveri, oggi e per il futuro della Congregazione.

Quest’anno celebriamo il 196° anniversario dell’approvazione delle Costituzioni e Regole.

Mancano solo quattro anni al nostro bicentenario come Congregazione pontificia nella Chiesa. Iniziamo a prepararci per questo anniversario riprendendo le nostre CCRR e confrontando le nostre vite con l’impegno che abbiamo preso di seguire questa regola di vita. La nostra missione porterà frutti abbondanti e buoni per il Regno solo se vivremo fedelmente e sempre più in profondità i consigli evangelici ai quali ci siamo impegnati, per vivere nella fede e la comunità apostolica. Nel manoscritto del 1825 della Prefazione, Sant’Eugenio scrisse:

“Tuttavia non basterà essere compenetrati della grandezza del ministero al quale sono chiamati. L’esempio dei santi e la ragione provano a sufficienza che, per garantire la riuscita di un’impresa così santa e mantenere il buon ordine in una società, è indispensabile stabilire alcune regole di vita che accomunino tutti membri che la compongono in una pratica uniforme e in uno spirito comune. Esse danno forza ai corpi, mantengono il fervore e ne garantiscono la durata.

Perciò i sacerdoti, dedicandosi a tutte le opere di zelo che la carità sacerdotale può ispirare, e particolarmente all’esercizio delle sante missioni, fine principale per cui si sono uniti, vogliono sottomettersi a Regole e Costituzioni da tutti considerate adatte a procurare loro i vantaggi che, riunendosi in società, si ripromettono di conseguire per la propria santificazione e per la salvezza delle anime[2]”.

La nostra fedeltà alle Costituzioni e alle Regole garantisce la fecondità della nostra vita missionaria. Preghiamo gli uni per gli altri, affinché viviamo fedelmente questo prezioso carisma, dono del cuore di sant’Eugenio che ha amato con passione Gesù Cristo, la Chiesa e i poveri. Sono certo che la Beata Vergine Maria ci sorride, aiutandoci nella conversione a vivere con maggiore integrità il nostro carisma missionario.

Buona festa a tutti voi.

Padre Louis Lougen,
Superiore generale OMI

 

[1] Lettere delle Origini 1814-1826, pro manuscripto LER, Santa Maria a Vico sd, n°226, p.304-305.

[2] Eugenio de Mazenod, Prefazione alle CCRR, 1825-1826.