Quando a scuola il maestro faceva l’appello c’era sempre una grande soddisfazione in tutti nel pronunciare quella semplice parola, dopo che ci aveva chiamato per nome: «Presente!». Era come dire: «Ci sono anch’io qui, non sono a casa o per strada».

In effetti l’esserci è il grande compito della vita e l’avere qualcuno accanto è il bisogno più importante, soprattutto quando ci scopriamo così fragili.

Essere presenti in modo attivo, consapevole, attento, è, per questo, ciò che più contraddistingue chi prende un impegno sul serio o fa una promessa d’amore vero. Dire infatti: «Ti amerò per sempre» significa: «Sarò sempre qui accanto a te, al tuo fianco, anche quando sarà difficile, anche quando sarai proprio tu la causa del mio dolore e tu… sarai sempre nel mio cuore e non ti abbandonerò, mi prenderò cura di te, e questo non per un giorno solo, ma “tutti i giorni” della mia vita».

Forse per questo per il grande “Amante” dell’uomo e della vita che è Dio, il nome e l’esserci sono un tutt’uno: «Io sono» (Es 3,14), intendendo dire: «Io sono Colui che è accanto a te». Una delle frasi più belle che Egli disse a Davide fu proprio: «Sono stato con te dovunque sei andato» (2 Sam 7,9).

Anche Gesù, alla fine della sua vita terrena, fa una promessa d’amore che spalanca le porte non solo del presente o del passato, ma anche quelle del futuro: «Ed ecco, Io sono con voi, tutti i giorni» (Mt 28,20), cioè: «Non ci sarà mai un giorno in cui sarò assente, sarò qui, con il mio cuore, il mio respiro, il mio sguardo, con questo corpo dato per te e potrai sempre trovarmi, se vuoi. Ti basterà esserci anche tu, proprio qui, in un giorno come tanti, ma splendente di luce e di pace».

p. Salvatore Franco omi