Un anniversario di 25 anni é una data importante nella vita. Una persona che ha compiuto 25 anni è una persona che, in linea di principio, é già matura ed é pronta per affrontare professionalmente il proprio futuro ed a formare una famiglia. Per questo motivo, sociologicamente, i passaggi generazionali sono fissati intorno ai 25 anni. Nei matrimoni e nelle consacrazioni religiose, l’anniversario dei 25 anni parla di un impegno già consolidato, che ha già dato frutti abbondanti, seppure in mezzo a debolezze e difetti ancora da superare. Nella Chiesa viviamo i giubilei con spirito di memoria e di ringraziamento, purificazione e ricerca di vita nuova in Cristo. Come il giubileo ebraico era l’occasione voluta da Dio per rinnovare i sacri rapporti tra i membri del Popolo di Dio e i rapporti di quest’ultimo con il suo Signore, così anche nella Chiesa viviamo un giubileo come un’opportunità per ritrovare la nostra coerenza nella vocazione cristiana. Per questo motivo, il Superiore Generale ha incaricato la Postulazione di preparare una cerimonia per commemorare il 25° anniversario della canonizzazione di sant’Eugenio de Mazenod, avvenuta il 3 dicembre 1995.

Lo schema di preghiera proposto non é una preghiera liturgica e non é nemmeno una parte della Liturgia delle Ore. Tuttavia, la sua struttura, il suo ritmo, i suoi simboli e molti dei suoi elementi sono direttamente ispirati dalla liturgia (cfr. Direttorio su Pietà Popolare e Liturgia n. 16). Lo schema di preghiera qui presentato nella sua forma più semplice, recitando i salmi e senza canti, ecc., dovrebbe durare all’incirca 30 minuti. L’idea é di proporre una base comune che possa poi essere adattata alle esigenze specifiche di ogni comunità. Ovviamente si possono aggiungere inni o canti. Considerato che non si tratta di una liturgia, si può ovviamente modificare, adattare o anche eliminare o aggiungere qualche elemento, se le circostanze lo richiedono.

La parte fondamentale della Veglia qui proposta sono i salmi. Oltre alla preghiera a livello locale, sarebbe opportuno se fosse organizzata anche una celebrazione più ampia a livello dell’Unità o di una delle suddivisioni dell’Unità. Sarebbe bene anche considerare d’invitare almeno i rappresentanti di tutte le realtà della Famiglia oblata e di altre istituzioni ecclesiali legate a sant’Eugenio de Mazenod, per via del carisma o per altri motivi storici. In alcuni contesti si potrebbe anche voler celebrare l’Eucaristia. In questo caso, potrebbe essere celebrata, dopo la veglia qui proposta, una Messa votiva di sant’Eugenio de Mazenod o una Messa di ringraziamento per la canonizzazione (cfr. Ordinamento Generale del Messale Romano n. 347, 373 e 375-377).

In ogni caso, é importante tenere conto delle misure sanitarie imposte dal Covid- 19. Sarebbe auspicabile che, nel caso si facciano trasmissioni su Internet, si inviasse una copia del link della trasmissione, o del video già trasmesso, alla Postulazione Generale ed al Servizio Comunicazioni Oblate (postulatore.generale@omigen.org e webmaster@omiworld.org), in modo che possano essere diffuse e creare un mosaico digitale e anche per essere conservate negli archivi. D’altra parte, se il confinamento impedisce alle persone di ritrovarsi fisicamente, si potrebbero preparare, con gli adattamenti opportuni, degli opuscoli con i quali le famiglie possano pregare a casa, cosa che dovrebbe, in linea di principio, essere facile da realizzare, essendo i salmi il nucleo centrale della preghiera.

Quanto alla data precisa in cui svolgere la veglia, la cosa migliore é che ogni Unità e ogni comunità si senta libera di programmare l’incontro nelle date che, in ogni contesto, sono ritenute più appropriate, tra il 28 novembre (memoria liturgica dei nostri beati Martiri di Spagna) e prima della solennità dell’Immacolata Concezione (8 dicembre).

È importante curare l’ambientazione. La preghiera é pensata per essere svolta davanti a una Croce, alla Vergine Maria e a sant’Eugenio. L’ideale sarebbe che ci fosse una grande riproduzione della Croce Oblata e un’icona della Madonna Oblata “del Sorriso”.

La preghiera può essere utilizzata nelle nostre comunità locali e potrebbe anche diventare un incontro di condivisione di fede: per esempio, dopo la recitazione dei salmi, si può concedere un po’ di tempo affinché ognuno condivida riguardo al posto che Eugenio occupa nella sua vita, il modo in cui ispira il suo agire, o se si è fatta esperienza, in un momento particolare, della forza della sua intercessione, ecc. Probabilmente ciò non sarà possibile in grandi assemblee o in celebrazioni con il popolo. Per questo motivo, si potrebbe programmare un altro incontro, prima della veglia con il popolo, specificamente dedicato alla condivisione di fede all’interno della propria comunità locale. L’Amministrazione generale metterà a disposizione, in breve tempo, altro materiale addizionale per aiutare nella preparazione di questo incontro.

Che sant’Eugenio de Mazenod ci conceda che la celebrazione di questi 25 anni ci stimoli a cercare, con un ardore sempre più grande, la gloria di Dio, il servizio della Chiesa e la salvezza delle anime più abbandonate.

P. Diego Sáez Martín OMI
Postulatore generale