SPIRITO DI COMUNIONE
Atti degli Apostoli (1,12-14)
Allora ritornarono a Gerusalemme dal monte detto degli Ulivi, che è vicino a Gerusalemme quanto il cammino permesso in un sabato.
Entrati in città salirono al piano superiore dove abitavano. C’erano Pietro e Giovanni, Giacomo e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo di Alfeo e Simone lo Zelòta e Giuda di Giacomo.
Tutti questi erano assidui e concordi nella preghiera, insieme con alcune donne e con Maria, la madre di Gesù e con i fratelli di lui.
Sant’Eugenio e la Chiesa
“Abbiate sempre molta deferenza e rispetto gli uni per gli altri. Siate persuasi che nessuno quaggiù possiede tutte le qualità. Siate soddisfatti di quelle che avete ricevuto, cercate di acquistarne di più, ma non esigete che il fratello ne possegga numericamente più di voi. È possibile che gli manchi questa qualità o quella virtù che voi pensate di avere.
Ma state sicuri che, da parte sua, ne ha che mancano a voi. Mettete dunque tutto in comune a beneficio di tutti. Siete tutti membra di un solo corpo. Fate valere ognuno il vostro talento e sarà il corpo intero a non mancare di nulla” (E.O.I, p.34)
Noi tutti abbiamo ricevuto il giorno del battesimo la missione di prendere il largo nella vita, non individualmente ma con i fratelli che Dio ci dona.
Nello stesso tempo abbiamo ricevuto lo spirito che ci permette di accoglierci reciprocamente come compagni di strada, degni di essere rispettati e amati.
Per meditare con Sant’Eugenio
Sant’Eugenio decisamente non hai paura di andare controcorrente rispetto a quanto il mondo proclama oggi. Quando il mondo vanta i suoi eroi che si fanno da soli, con le loro forze e, se necessario, schiacciando gli altri, tu mi ripeti: “Puoi divenire te stesso solo se ti lasci costruire, giorno dopo giorno, dagli altri.”
Quando il mondo invita a vivere al calduccio in una nicchia di amici o compagni che ho selezionato con cura, tu mi ripeti: “Potrai crescere solo se accogli tutti quelli che Dio ti dona come compagni di viaggio”.
Quando il mondo sembra invitare ognuno a chiudersi nella sua bolla e nel suo confort intellettuale, tu mi ripeti: “Apri le porte e le finestre del tuo cuore alle ricchezze e alle qualità dell’altro”.
Quando il mondo apprezza ciascuno solo per quel che appare, tu mi ripeti: “Trova la tua grandezza nei fratelli perché, in assenza di virtù tue proprie e personali, puoi rallegrarti delle loro opere e della loro santità” (E.O.I,1, p.95)
“Come infatti il corpo, pur essendo uno, ha molte membra e tutte le membra, pur essendo molte, sono un corpo solo, così anche Cristo. E in realtà noi tutti siamo stati battezzati in un solo Spirito per formare un solo corpo, Giudei o Greci, schiavi o liberi; e tutti ci siamo abbeverati a un solo Spirito” (1 Cor 12,12-13).
Tratto dal capitolo CRESCERE CON I FRATELLI in “15 GIORNI IN PREGHIERA CON SANT’EUGENIO DE MAZENOD” di Bernard Dullier
Testimonianza
Da qualche anno la mia famiglia ha vissuto un periodo abbastanza brutto, non c’era più la serenità, regnavano sovrani la negatività e l’orgoglio, non riuscivamo ad avere quella comunione che aiuta a guardare l’altro che hai scelto per amare e oltrepassare quel piccolo muro che avevamo creato.
Poi sono bastati due secondi terribili, e capisci che ci eravamo scelti e in fondo al cuore aspettavamo solo di risceglierci, due secondi e la nostra vita anche con la malattia ha ripreso senza più timori, senza rancore, anzi con piccole attenzioni l’uno verso l’altro che avevamo perso.
Ringrazio Dio per aver di nuovo, in due secondi illuminato la nostra famiglia.