comunionemissionaria

Le origini remote del libro sono legate pure, e in gran parte, al carisma Oblato che io imparai ad amare e apprezzare di più alla luce del Movimento dei Focolari. Era questo Movimento Ecclesiale, fondato da Chiara Lubich nel 1943, una corrente spirituale che aveva come vocazione la realizzazione dell’Unità per la quale Gesù aveva pregato in prospettiva missionaria ( “perché il mondo creda”). Coinvolto nella spiritualità di Chiara, divenni più attento a quanto Sant’Eugenio aveva scritto sull’unità. E quando mi si permise di tornare agli studi, dopo otto anni di missione nel Senegal, il tema della tesi di dottorato fu quasi scontato: “Unità e missione nelle lettere del beato Eugenio de Mazenod”.

Seppure si sapeva già qualche cosa della forte insistenza di Eugenio sull’amore scambievole (vedi Il “tra di voi la carità…” del suo testamento), non avrei mai immaginato l’abbondanza di testi sull’unità che la tesi avrebbe riesumato. E per di più veniva fuori che egli ne trattava sempre , o quasi sempre, in chiave missionaria. Al punto da far pensare  che il nostro Fondatore aveva proprio il pallino della comunione missionaria. In un certo senso aveva preceduto  l’ultimo  Concilio sia  nell’uso e sia nel significato che la Chiesa da oggi alla parola comunione.   

Sicché si può dire che il carisma di Sant’Eugenio  mi ha determinato a proseguire le mie ricerche  nel solco della comunione missionaria. Sant’Eugenio  che da missionario, a  Grans, nella prima missione parrocchiale del suo Istituto, scriveva: “Tra di noi missionari siamo ciò che dobbiamo essere, cioè un cuor solo, una sola anima, un solo pensiero”. Lui che, ai suoi primi figli in viaggio verso il Canada, per iniziare le prime missioni “ad gentes”,  raccomandava : “…incoraggiatevi a vicenda ed edificatevi gli uni gli altri. Siate uniti nello stesso spirito collaborando alla fede del Vangelo… a motivo della vostra comunione nel Vangelo”.

Il libro in certi punti cruciali si avvale delle sue intuizioni, precorritrici della comunione missionaria. Per il suo sottofondo il libro è…Oblato!