Tratto da: “Un anno con S. Eugenio e i suoi Oblati” di p. Fabio Ciardi. 27 gennaio.

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La comunità nata il 25 gennaio 1816 è frutto di una precedente ispirazione ricevuta da Dio. Così sant’Eugenio narra le origini:

Il Signore mi ispirò il progetto di fondare a Aix una società di missionari, che si sarebbero dedicati di preferenza all’evangelizzazione dei poveri contadini sin nei più piccoli borghi della Provenza. Comunicai il mio pensiero ai signori vicari generali, che l’approvarono. Passai immediatamente ai fatti, gettando le fondamenta di questa piccola società che da cinque anni lavora senza sosta per la conversione della anime, con un successo dovuto solamente a Dio e che ha del miracoloso. (…)

Forbin-Janson e Rauzan, Fondatori dei Missionari di Francia, lo invitavano a unirsi a loro. Sant’Eugenio si rifiuta, convinto di essere chiamato a rispondere alle

necessità estreme di una diocesi sprovvista di preti e piena di poveri ignoranti, che potevano essere utilmente aiutati solo da missionari loro compatrioti, che parlassero la stessa lingua e con la possibilità, se ce ne fosse stato bisogno, di ritornare fra di loro più di una volta l’anno, per consolidare l’opera della loro conversione. Restavo, quindi, fermo nel mio primo progetto.

Non dirò mai abbastanza quanto mi gratifichino l’interesse e la fiducia che mi testimoniarono i signori vicari generali in occasione di questa fondazione. Presero l’opera sotto la loro protezione e la difesero costantemente, in qualità di amministratori illuminati, contro tutti i ten- tativi che il demonio non mancò di suscitare per distruggerla. Mi feci un dovere di sottoporre a quei signori il progetto che avevo elaborato per rendere il servizio dei missionari più utile alla diocesi. Lo appro- varono e si passò all’esecuzione. (A mons. de Bausset, arcivescovo d’Aix, 16 dicembre 1819, “Écrits oblats”, 13, 46-48)