un-insegnamento-della-chiesa-per-un-mondo-globalizzato

Lo sviluppo dei quattro capitoli del libro tiene conto della mondializzazione in atto che non è per nulla un male. Anzi, essa  può divenire opportunità di incontro arricchente tra i popoli a condizione che si accetti di vivere “in uscita”; di sapere cioè uscire dal nostro piccolo mondo per aprirci agli altri nell’amore, accoglierne le diversità e camminare insieme. Cose che la comunione missionaria può facilitare in quanto essa è tesa a sposare il mondo, seppur globalizzato, e spingerlo verso la solidarietà della fraternità universale.

Così, il primo capitolo tratta della comunione missionaria che, a mo’ d’un albero, spunta durante il Concilio e cresce nei documenti pontifici successivi.  Sicché questa comunione, più che una bella idea inventata da qualche filantropo, emerge come un vero insegnamento delle Chiesa. Essa, confluendo in quella che i documenti del Magistero chiamano “spiritualità della comunione”,  emerge quale progetto di vita, accessibile a ogni categoria ecclesiale e specialmente ai laici, come lo era Maria di Nazareth. Per vivere la comunione, infatti, basta amare: cosa possibile a tutti.

Il secondo capitolo cerca di dare alla comunione missionaria una base biblica, confermando così il ruolo necessario che la Parola di Dio riveste nella costruzione della comunione e nel compimento della  missione. Qui, si evince che il Vangelo è in se stesso un messaggio di comunione e che la missione che l’annuncia crea inevitabilmente comunione.

Ma c’è di più. Il libro evidenzia che Gesù stesso e i suoi primi discepoli ne sono dei veri testimoni: Gesù, missionario della comunione trinitaria, venuto fra noi “per riunire i figli di Dio dispersi”,  in preghiera per l’unità perché il mondo creda; il Cenacolo dei primi cristiani, “un cuor solo e un’anima sola”, dove, grazie al loro amore reciproco aperto sul mondo, il Signore stesso si faceva presente, attirando, “ogni giorno”, i futuri credenti.

Il meraviglioso, in tutto questo, è rendersi conto che la comunione missionaria è in grado di attualizzare la presenza di Cristo in mezzo a coloro che la vivono. In effetti: ”Là dove o due o tre…” sono riuniti nel Suo nome, si fa presente Gesù,  il Salvatore, che accompagna i missionari nella missione (cf. Mt 28, 20; Mc 16, 20). Anche in un modo globalizzato. Il tutto per fare della Chiesa e del  mondo “la casa della comunione”.